AMICI 10 Puntata del 5/10/2010

Zanforlin distribuisce i libretti ai titolari della classe di canto, ricordando loro che la titolarità andrà guadagnata ogni sabato davanti alla commissione esterna e basterà un'insufficienza per essere messi in discussione. Questa nuova formula è giustificata dalla forte spinta lavorativa che potrà venire dai discografici, devono dimostrare di meritarla.
I cantanti esprimono un pò di preoccupazione per questo esame e ne parlano insieme.
Cominciamo a conoscere un pò meglio i titolari, Virginio ha 25 anni gli dicono che ne dimostra meno ma lui se ne sente di più. E' forte nel sostenere gli altri e molto sensibile si commuove facilmente. E' molto riservato ma sincero, questa non è la prima volta che si presenta ma all'età di 20 anni era ancora immaturo, ha passato un periodo di crisi in cui non riusciva più a scrivere, ma la fiducia di un nuovo produttore l'ha rimesso in pista e gli ha dato la spinta per ripresentarsi.
La sua debolezza è l'amore per suo fratello e sua sorella, più piccoli di lui, infatti si commuove parlando della loro reazione alla notizia della sua entrata nella scuola e si dispiace che il suo studio non gli permetta di tornare a casa più di frequente.
I protagonisti di questa edizione stanno preparandosi per cantare la sigla che sabato ci è stata presentata dai cantanti più amati delle ultime edizioni.
Zanforlin parla anche con i titolari della classe di danza e anche a loro ricorda che i voti degli insegnanti interni, che hanno permesso loro di entrare, dovranno trovare una corrispondenza nella commissione esterna ogni sabato.
Vito racconta qualcosa di sè, in particolare l'episodio che lo fece decidere di provare a danzare, la madre di una sua amica notò il suo collo del piede e lui provò ad andare a scuola, ma non potendo permettersi di pagare, cambiava varie scuole facendo la settimana di prova. Poi attraverso un esame riuscì ad entrare al San Carlo. Si ritiene presuntuoso ma la vede come una qualità nella danza, caratterialmente ha avuto difficoltà a crescere, voleva che non accadesse mai. Non ama lo stile di Garrison ma da professionista lui eseguirà tranquillamente qualsiasi coreografia gli verrà assegnata, non teme la commissione esterna e se poi ci sarà qualche problema lo affronterà. Proprio a lui viene mostrato per primo il kit che deve preparare, sono tre coreografie di Cannito, Portal e Garrison...
In sala con Cannito ripassa il pezzo che ha portato per l'entrata nella scuola, il coreografo pensa che lui faccia meglio le cose più difficile di quelle semplici, lo sprona all'eleganza e al termine gli dice che ha fatto una lezione impeccabile. Il ballerino è molto ligio alla tecnica, ma il successo arriva quando questa viene superata, gli ricorda l'insegnante.
Anche Virginio riceve il suo kit dovrà cantare per la commissione esterna "Nell'assenzio" di Di Risio assegnata da Jurman, "Amici mai" di Venditti assegnata da Parisini, "I can't make you love" di George Michael assegnata da Fontana, "L'aurora" di Ramazzotti assegnata da Zerbi e "Non ha importanza" assegnata da Di Michele.
Poi passa in sala canto con quest'ultima e la ringrazia per l'assegnazione di quella canzone con cui per altro si è presentato ai provini. L'insegnante vuole risentirlo mentre si accompagna al pianoforte e al termine si complimenta e tranquillizza tutti i timori che il ragazzo ha di non fare una bella performance.
Appuntamento domani alla stessa ora.