Buongiorno blog, ringrazio tutti coloro che hanno lasciato gli auguri e spero che gli assenti siano in qualche bel posto vacanziero e possibilmente senz'acqua visto le condizioni meteorologiche non particolarmente clementi. Io sto per andare a rifarmi gli occhi ad Euroflora....
Vista la penuria di commenti aggiungo uno stralcio sulla Pasqua sacra e profana....ciaoooooo
Celebrare la Pasqua per entrare nella Primavera
La Pasqua cristiana affonda le sue radici nella Pasqua ebraica: il nome stesso deriva dalla parola Pesach che significa “passare oltre” e ricorda l’evento relativo alla decima piaga d’Egitto, quando l’Angelo sterminatore “passò oltre” le case i cui stipiti fossero stati dipinti con il sangue di agnello, poiché erano le dimore degli ebrei, non facendo vittime ed uccise solo i primogeniti degli egiziani, incluso il figlio del Faraone. Il “passaggio” per il Mar Rosso sotto la guida di Mosè che ne seguì fu il vero e proprio riscatto per il popolo di Israele, venendo così a connotare la Pasqua ebraica come una Pasqua di liberazione.
Diverso il significato che la Pasqua ha assunto per il mondo cristiano: la connotazione di “passaggio” è rimasta in riferimento al passaggio dalla vita alla morte del Messia, rendendo così la Pasqua una celebrazione di Resurrezione. La festività ci guida nella nuova primavera, testimoniando la fine del momento più duro dell’anno: la Quaresima che, dopo Carnevale, interviene come periodo di penitenza, durante il quale il corpo e l’anima devono mondarsi e purificarsi. La Pasqua è resurrezione, dunque, anche della natura e di ciascun singolo uomo, che, allontanatosi dal pericolo dell’astinenza, può celebrare con gioia la realizzazione di un nuovo ciclo vitale.
Da qui derivano buona parte delle usanze più note riferite alla festività: le uova di cioccolato che siamo soliti scambiarci, erano inizialmente uova di gallina che, colorate e decorate grazie a tinte ricavate da estratti naturali, venivano regalate proprio allo scopo di celebrare la nuova vita nascente: un momento di “passaggio”, la Pasqua, che è dunque, necessario affrontare con la giusta dose di gesti di buon auspicio, affinché la rinascita possa realizzarsi nella sua interezza.
A partire dal IV secolo, si stabilì che il giorno in cui sarebbe caduta la Pasqua, che è una festa mobile, sarebbe stato sempre la domenica successiva al primo plenilunio dopo l’equinozio di primavera, che avviene il 21 marzo: la data, dunque, può essere compresa tra il 22 marzo ed il 25 aprile, mentre per la Chiesa ortodossa, che usa regolarsi sul Calendario Giuliano, ha luogo tra il 4 aprile e l’8 maggio
6 commenti:
Auguri a tutti i lettori, scrittori e frequentatori del blog!!!
auguti anche a te gragra e a tutti gli amici del blog.....
grazie Gragra, buona Pasqua a tutti
Grazie per gli auguri spero sia stata una giornata tranquilla per tutti voi !!
A presto
Buongiorno blog, ringrazio tutti coloro che hanno lasciato gli auguri e spero che gli assenti siano in qualche bel posto vacanziero e possibilmente senz'acqua visto le condizioni meteorologiche non particolarmente clementi.
Io sto per andare a rifarmi gli occhi ad Euroflora....
Vista la penuria di commenti aggiungo uno stralcio sulla Pasqua sacra e profana....ciaoooooo
Celebrare la Pasqua per entrare nella Primavera
La Pasqua cristiana affonda le sue radici nella Pasqua ebraica: il nome stesso deriva dalla parola Pesach che significa “passare oltre” e ricorda l’evento relativo alla decima piaga d’Egitto, quando l’Angelo sterminatore “passò oltre” le case i cui stipiti fossero stati dipinti con il sangue di agnello, poiché erano le dimore degli ebrei, non facendo vittime ed uccise solo i primogeniti degli egiziani, incluso il figlio del Faraone. Il “passaggio” per il Mar Rosso sotto la guida di Mosè che ne seguì fu il vero e proprio riscatto per il popolo di Israele, venendo così a connotare la Pasqua ebraica come una Pasqua di liberazione.
Diverso il significato che la Pasqua ha assunto per il mondo cristiano: la connotazione di “passaggio” è rimasta in riferimento al passaggio dalla vita alla morte del Messia, rendendo così la Pasqua una celebrazione di Resurrezione. La festività ci guida nella nuova primavera, testimoniando la fine del momento più duro dell’anno: la Quaresima che, dopo Carnevale, interviene come periodo di penitenza, durante il quale il corpo e l’anima devono mondarsi e purificarsi. La Pasqua è resurrezione, dunque, anche della natura e di ciascun singolo uomo, che, allontanatosi dal pericolo dell’astinenza, può celebrare con gioia la realizzazione di un nuovo ciclo vitale.
Da qui derivano buona parte delle usanze più note riferite alla festività: le uova di cioccolato che siamo soliti scambiarci, erano inizialmente uova di gallina che, colorate e decorate grazie a tinte ricavate da estratti naturali, venivano regalate proprio allo scopo di celebrare la nuova vita nascente: un momento di “passaggio”, la Pasqua, che è dunque, necessario affrontare con la giusta dose di gesti di buon auspicio, affinché la rinascita possa realizzarsi nella sua interezza.
A partire dal IV secolo, si stabilì che il giorno in cui sarebbe caduta la Pasqua, che è una festa mobile, sarebbe stato sempre la domenica successiva al primo plenilunio dopo l’equinozio di primavera, che avviene il 21 marzo: la data, dunque, può essere compresa tra il 22 marzo ed il 25 aprile, mentre per la Chiesa ortodossa, che usa regolarsi sul Calendario Giuliano, ha luogo tra il 4 aprile e l’8 maggio
FONTE:
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